Autocertificazione e richiesta certificati

Come richiedere un certificato
I certificati anagrafici possono essere richiesti con le seguenti modalità:

L’interessato dovrà riportare nella richiesta i suoi dati e la motivazione connessa al rilascio del documento.


Esempi di certificati anagrafici

Tipo di atto Descrizione Costo
Certificato di residenza Certifica che l’interessato risulta residente in un dato comune alla data della richiesta Marca da bollo € 16,00 + 0,52 cent.
Certificato di Stato di famiglia Certifica la composizione familiare dell’interessato e il luogo in cui risulta residente Marca da bollo € 16,00 + 0,52 cent.
Esistenza in vita Certifica che l’interessato risulta in vita alla data della richiesta Marca da bollo € 16,00 + 0,52 cent.

È prevista l’esenzione in caso di richiesta per la riscossione di pensioni estere.



Costi ed esenzioni
Per i certificati anagrafici (residenza, stato di famiglia, contestuali ecc..) è previsto il pagamento dell’imposta di bollo (art. 4 della tariffa alleg. A al D.P.R. 642/1972) e dei diritti di segreteria, ossia € 16,00 + € 0,52 cent. per ciascun documento.
Spetta al soggetto richiedente specificare se, in relazione all'uso dell'atto, sussistano norme che prevedano delle esenzioni in quanto l'agevolazione non può essere presunta dall'operatore del servizio anagrafico.
Per tale motivo i certificati anagrafici esenti da bollo devono riportare l'esatta indicazione della norma che ne giustifica l'emissione in carta semplice.
Tutti i casi di esenzione dall’imposta relativa al rilascio dei certificati anagrafici sono indicati nella tab. B allegata al D.P.R. 26.10.1972 n. 642.

Richiesta certificato storico
Il rilascio dei certificati anagrafici storici è soggetto, oltre al pagamento dell’imposta di bollo (art. 4 della tariffa alleg. A al D.P.R. 642/1972) e dei diritti di segreteria per ciascun documento,  al pagamento dei diritti di ricerca, che vengono quantificati come segue:

DIRITTI DI RICERCA
TIPOLOGIA IMPORTO
Per documenti e certificati fino al 01.01.2001 che non comportano ricerche d’archivio € 0,52 se in bollo,
€ 0,26 se esenti secondo la normativa vigente
Per documenti e certificati antecedenti al 01.01.2001 e fino a 20 anni che comportano ricerche d’archivio € 5,16 per ogni nominativo incluso nel certificato stesso, se In bollo.
€ 2,58 per ogni nominativo se esente
Per documenti oltre 20 anni € 50,00
Importi stabili dall’Ente con delibera G.C. n.118 del 27/11/2019, in base all’art. 25 della Legge 241/1990 e all’art. 5 del Regolamento Comunale per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi (deliberazione del C.C. n. 15 del 26.06.2009)

L’interessato dovrà trasmettere la ricevuta di avvenuto pagamento dei costi indicati, da effettuarsi con le seguenti modalità:

  • Versamento su Conto Corrente Postale n. 16475097 intestato a:    
    ‘’Comune di San Sperate Servizio di Tesoreria’’ Causale ‘’ Richiesta certificato anagrafico storico Nome e Cognome‘’
     
  • Bonifico - IBAN  IT 84 C 07601 04800 000016475097 intestato a:    
    ‘’Comune di San Sperate Servizio di Tesoreria’’ - Causale ‘’ Richiesta certificato anagrafico storico Nome e Cognome ‘’

Modulo di domanda: modulo richiesta certificato storico (.doc)



Richieste di conferma residenza – Avvocati
Le conferme di residenza non possono essere fornite telefonicamente, in base alle disposizioni in materia di Privacy (D . Lgs 163/2003 e Regolamento UE 679/2016). La richiesta può essere quindi trasmessa agli indirizzi: email demografici@sansperate.net – Pec demografici@pec.comune.sansperate.ca.it

I certificati, rilasciati in esenzione di bollo, non sono però esenti dal pagamento dei diritti di segreteria pari a € 0,26.     
L’interessato deve trasmettere, pertanto, allegata alla richiesta di rilascio del certificato, la ricevuta di avvenuto pagamento dei diritti, da effettuarsi con le seguenti modalità:

  • Contanti – Allo sportello o tramite invio con busta affrancata;
  • Versamento su Conto Corrente Postale n. 16475097 intestato a – ‘’Comune di San Sperate Servizio di Tesoreria’’- Causale ‘’ Richiesta certificato anagrafico Nome e Cognome ‘’
  • Bonifico - IBAN  IT 84 C 07601 04800 000016475097 intestato a – ‘’Comune di San Sperate Servizio di Tesoreria’’ - Causale ‘’ Richiesta certificato anagrafico Nome e Cognome ‘’

Validità dei Certificati
I certificati anagrafici e di stato civile, gli estratti e le copie integrali degli atti di stato civile hanno una validità di 6 mesi dalla data del loro rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non prevedano una validità superiore.
È prevista la validità ILLIMITATA per i certificati attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni (es. nascite, morte).


Come funziona l’autocertificazione?
A seguito della entrata in vigore della legge di stabilità (L. 183/2011), dal 1° gennaio 2012, agli uffici pubblici è vietato rilasciare certificati per provare stati, fatti e qualità personali da esibire ad altre pubbliche amministrazioni ed ai privati gestori di pubblici servizi (art. 40, D.P.R.445/2000).
Pertanto i cittadini, nei rapporti con gli organi della Pubblica Amministrazione e i gestori di pubblici servizi, NON POTRANNO UTILIZZARE CERTIFICATI (che avranno valore giuridico solo se utilizzati nei rapporti con altri privati) e si assumeranno l’onere della prova amministrativa di stati, fatti e qualità personali tramite dichiarazioni sostitutive dell’atto notorio (art. 47 D.P.R. 445/2000) o di certificazioni (art. 46).
Le certificazioni rilasciate dagli Uffici Anagrafici potranno essere richieste nell’ambito dei rapporti con soggetti privati (banche, imprese, assicurazioni, società sportive, etc.) ma anche in questi casi sarà possibile far valere l’autocertificazione, previo consenso del soggetto privato richiedente (art. 2, D.P.R. 445).
L'autocertificazione è un diritto ed usarla è facile: basta una semplice dichiarazione del cittadino redatta su apposito modello. Tutti i cittadini italiani e quelli dell'Unione Europea hanno diritto all'autocertificazione.    
I cittadini di paesi extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia hanno diritto all'autocertificazione limitatamente ai dati e ai fatti verificabili presso amministrazioni pubbliche.
E' fatto obbligo al cittadino di non incorrere in dichiarazioni false per evitare le sanzioni previste dalla legge al riguardo. Qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni rese, decadranno i benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera ed è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia.
È possibile scaricare i modelli a questo indirizzo: Modulistica (link).

Che cosa si può autocertificare?
Potranno essere autocertificati:

  • data e il luogo di nascita;
  • residenza;
  • cittadinanza;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero;
  • stato di famiglia;
  • esistenza in vita;
  • tutti gli altri dati indicati dall’art.46 del DPR 445/2000;

Tutte queste dichiarazioni potranno essere rese dall'interessato senza alcuna necessità che le stesse vengano autenticate, in piena esenzione dall'imposta di bollo.

Che cosa si può dichiarare nella dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà?
Tutti gli stati, le qualità personali e i fatti non espressamente indicati nell'articolo 46 sopracitato, sono comprovati dall'interessato mediante la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà senza l'autentica della firma: è infatti sufficiente sottoscrivere ed allegare alla dichiarazione la fotocopia del proprio documento di riconoscimento oppure firmarla in presenza del dipendente addetto.
Hanno valore definitivo e hanno la stessa validità temporale dell'atto che sostituiscono. La dichiarazione nell'interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, a causa dello stato di salute, è sostituita da quella resa ad un pubblico ufficiale da parte del coniuge o, in sua assenza, dai figli o altro parente in linea retta o collaterale fino al terzo grado.

Cosa NON si può autocertificare
Il certificato resta obbligatorio e non può essere sostituito da autocertificazioni nei seguenti casi:

  • certificati medici/sanitari/veterinari
  • certificati di origine
  • certificati di conformità CE

Esempi di autocertificazione per le pratiche e la vita quotidiana

  • Iscrizione autoscuola per il conseguimento della patente, immatricolazione dell’automobile o il ciclomotore: è possibile autocertificare i dati anagrafici ed esibire un documento valido alla Motorizzazione o presso agenzie o concessionarie auto.
  • Richiesta per rilascio o il rinnovo del passaporto: è possibile autocertificare alla Questura il comune di nascita, la residenza. lo stato civile, l''avere o meno figli minori, lo stato di famiglia e la cittadinanza.
  • Richiesta allaccio di un''utenza es. Energia elettrica, Telefonia  ecc.......: è possibile autocertificare i tuoi dati anagrafici.
  • Matrimonio/Pubblicazioni di matrimonio: Spetta al Comune acquisire tutti i documenti necessari.
  • Presentazione istanza di invalidità alla Azienda Sanitaria Locale: è possibile autocertificare i dati anagrafici ma non le certificazioni mediche.
  • Per l'iscrizione all'asilo nido, per le autorizzazioni comunali, per prestazioni (soggiorni estivi, contributi, assistenza, etc.): il Comune richiede solo le autocertificazioni. Fanno eccezione le certificazioni sanitarie.
  • Pensioni: puoi autocertificare agli enti e agli istituti di previdenza l'esistenza in vita.
  • Iscrizioni alle liste di collocamento: è possibile autocertificare lo stato di famiglia, il codice fiscale e il titolo di studio

Data di ultima modifica: 26/08/2020

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